martedì 23 dicembre 2014

Recensione: La battaglia del labirinto di Rick Riordan

Buonasera a tutti lettori! Ho tentennato un po' a scrivervi qualcosa oggi, un po' perchè non sono stata molto a casa, un po' perché sono di umore più che nero e non volevo influenzare la recensione che avrei scritto, ma comunque, anche se in tarda serata (rispetto ai miei soliti post) vi scrivo comunque ciò che penso su La battaglia del labirinto di Rick Riordan!

Titolo: La battaglia del labirinto (Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo #4)
Autore: Rick Riordan
Pagine: 346
Prezzo di copertina: €5,00
Editore: Mondadori

TRAMA:
La guerra tra gli dei dell'Olimpo e i Titani è alle porte, e ancora una volta il Campo Mezzosangue è in pericolo: gira voce che Luke e il suo esercito siano a un passo dall'invasione. E se i confini del Campo non fossero sicuri come una volta? Per difendersi, Percy, Annabeth e Grover devono addentrarsi nel Labirinto di Dedalo, cbe forse nasconde una via d'accesso al Campo. Un tempo a Creta e ora nel sottosuolo nordamericano, il Labirinto è un mondo sotterraneo che nasconde pericoli e insidie indicibili, e gli insegnamenti di Quintus, il nuovo istruttore di tecniche da combattimento, si rivelano preziosissimi. Percy e i suoi amici lotteranno con nemici sempre più potenti e terrificanti, scopriranno la verità sulla scomparsa del dio Pan e dovranno scontrarsi con il terribile segreto custodito da Crono. L'ultima sfida ha inizio... e questo è solo la prima delle battaglie.


LA MIA RECENSIONE:

Percy, Grover, Annabeth e Tyson sono costretti ad imbattersi nel labirinto di Dedalo, che come l'Olimpo si sposta insieme alla civiltà occidentale, ma che continua ad ingannare chiunque provi ad entrarci. Le entrate sono molteplici, purché abbiano il marchio di Dedalo sopra di esse. Questo libro racconta di un segreto, un segreto che si annida nello stesso Campo Mezzosangue.
In questo libro, come sempre in quelli di Riordan, viene narrata un'avventura strepitosa, frizzante, energica, speranzosa. Avevo bisogno di un buon libro, e sapevo di poter contare su quest'autore per leggere qualcosa che mi avrebbe soddisfatta. Il modo in cui Riordan rende la mitologia greca (che seppur bellissima è comunque un argomento abbastanza pesante e difficile da rispolverare) un qualcosa alla portata di tutti, che tutti possono memorizzare con facilità è semplicemente strabiliante. A volte, mi capita di sentire dei nomi così, per caso, in tv o dalla bocca dei miei professori, e di fare riferimenti alle storie narrate nei miti greci, e tutto grazie a questi libri! Riordan è un'autore che proprio non riesce a prendersi sul serio, e così come 
lo fa lui, nemmeno i suoi personaggi ci riescono. Finalmente viene sviluppato l'intreccio fra Annabeth e Percy, l'amicizia tra Grover e Tyson, la fiducia che Chirone ripone in tutti e quattro. Definirei questo libro scoppiettante: non riuscivo a staccare gli occhi dalle pagine, per quanto erano divertenti, marcate, ma sempre con un senso e con un filo sottile di morale che non manca mai nei suoi libri. Sono stata felice di non rivedere il personaggio di Talia, come vi avevo accennato alla recensione del libro precedente: proprio non la sopportavo. Insomma, di Riordan vi ho parlato e riparlato e penso che non smetterò mai di metterlo nella lista dei miei autori preferiti! Diciamo che io e lui abbiamo più o meno la stessa filosofia di vita.. "Non prendere la vita troppo sul serio, tanto non ne uscirai mai vivo!"

LA MIA VALUTAZIONE:

E voi? Che ne pensate di Riordan?

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