lunedì 9 novembre 2015

Cosa c'è sul mio comodino? #2

Buon pomeriggio a tutti, lettori! Eh sì, ci risiamo: un'altra rubrica chiacchierona che mi farà parlare per almeno una mezz'ora buona da sola, di fronte a questa pagina bianca che prende man mano vita. No, giuro che non vi tratterrò per ore e cercherò di essere il più breve possibile (ma quando mai?). 
Al momento, in lettura, ho solamente due libri. O meglio, due sono i libri che sto leggendo di recente, dato che dei due libri di cui vi avevo parlato la scorsa volta, uno è rimasto al punto in cui l'avevo lasciato. Nonostante tutto, so già quale libro terminerò di questi due e quale no, dato che uno mi ha entusiasmata, e l'altro mi sta decisamente deludendo. 
Il primo libro di cui vi parlo è The Awakening, il risveglio di Kelley Armstrong. Purtroppo in realtà non posso raccontarvi nulla della trama, dato che è il secondo libro nella serie di The Darkest Powers. La serie tratta la storia di Chloe Saunders, quindici anni, che ha come delle visioni: vede i fantasmi, i cosiddetti "uomini neri", solo che nel suo caso sono uomini e donne, bambini e bambine, solitamente mostrati nel momento della loro morte. Non mi dilungo troppo sulla trama, né sul commento del primo libro, dato che domani potrete leggerne la recensione, che sarà sicuramente più dettagliata e in cui spero che possiate capire meglio di cosa tratta la storia. 
Inutile dire che ormai la Armstrong mi ha conquistata, almeno per quanto riguarda questi due libri. Sono a circa cinquanta pagine dalla fine, e sono riuscita a divorarlo nonostante la settimana di fuoco che ho avuto tra riunioni, studio ed impegni vari. Cosa che invece, l'altro libro in lettura, non è riuscito a fare. 
Se devo essere sincera, non ho la più pallida idea del perchè io abbia comprato questo libro. E' il terzo della serie (e non ho letto i primi due), ma ho comunque voluto acquistarlo nonostante avessi controllato su internet quale della serie fosse, e nonostante fosse scritto a caratteri quasi cubitali dietro. Non starò qui a spiegarvi il motivo per cui la mia mente malata abbia deciso di prendere questo libro, dato che, dopotutto, non lo so neanche io. Fatto sta che, facendo altre ricerche su internet, un simpatico appassionato nella recensione di questo libro ha detto che per quanto riguarda la linea temporale, questa storia è precedente a quella raccontata nei primi due libri. 
Quindi, tutta felice di poter leggere qualcosa di simile al Trono di Ghiaccio, di poter leggere di sangue ed assassini, ho iniziato a leggerlo.. per addormentarmi ogni volta. E no, non sto scherzando, ma questo libro su di me fa più effetto di un sonnifero. Ogni sera, nonostante apparentemente non fossi o almeno non mi sentissi stanca, dopo aver letto due o tre pagine al massimo mi sentivo le palpebre pesanti, e dopo averle sbattute qualche volta per cercare di continuare a leggere, la mia mente mi abbandonava e cedeva al sonno e forse alla noia. Ho letto una centocinquantina di pagine, e sinceramente le ho trovate anche abbastanza noiose. Altair, il protagonista, fa uno sbaglio nei primi capitoli, e per rimediare deve uccidere dieci persone, che vengono fatte fuori nei dieci capitoli successivi, dato che Altair è speciale, è nato per uccidere, è perfetto e non sbaglia mai veramente. Insomma, questo libro è un sonnifero e lo consiglio a chi soffre d'insonnia. 

2 commenti:

  1. Ahahahahah! Assassin Creed non mi attira proprio, io non soffro neanche di insonnia, che me ne farei? xD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A me quel genere di storia piace, di solito.. anche parecchio! Non so perché ma questa non la sopporto çç

      Elimina