mercoledì 15 ottobre 2014

Recensione: Città del fuoco celeste - Cassandra Clare

Buon pomeriggio lettori! Oggi mi sono presa un giorno di riposo, anche se sono andata dal dottore e mi ha ordinato di fare diversi accertamenti, meglio conosciuto come esami che porteranno solo stress a tutta la famiglia per cause a me completamente ignote. Detto questo, passo subito alla recensione di oggi: un libro a cui tengo particolarmente, che mi ha spezzato il cuore e mi ha fatto sognare.

Titolo: Città del fuoco celeste
Autore: Cassandra Clare
Prezzo: €17
Data d'uscita: 8 luglio 2014
Pagine: 729

Trama: 
Erchomai, ha detto Sebastian. Sto arrivando. E ancora una volta sul mondo degli Shadowhunters cala l'oscurità. Mentre tutto intorno a loro cade a pezzi, Clary, Jace e Simon devono unirsi con tutti quelli che stanno dalla stessa parte, per combattere il più grande pericolo che la società dei Nephilim abbia mai affrontato: Sebastian, il fratello di Clary. Il traditore, colui che ha scelto il male. Nulla, in questo mondo, può sconfiggerlo, e i tre - uniti da un legame profondo e indissolubile - sono costretti a cercare un altro mondo dove l'estremo scontro abbia una speranza di vittoria. Il mondo dei demoni. Ma il prezzo da pagare sarà altissimo. Molte vite saranno perdute per sempre, e l'amore sarà sacrificato per un bene più grande: scongiurare la distruzione definitiva di un mondo che non sarà mai più lo stesso. Perché la fine degli Shadowhunters è anche il loro inizio.

Molti dicono che sai di aver letto un buon libro, quando alla fine ti senti come se avessi perso un amico. Forse perchè non ho concluso molte serie, forse perchè Cassandra Clare e i suoi protagonisti mi sono stati vicini e mi hanno aiutata a volare con la fantasia quando credevo di non poterlo fare, ma quando ho terminato questo libro ho sentito come se un pezzo del mio cuore si fosse chiuso insieme a lui.  Ho esitato molto a leggerlo, ci ho messo davvero tanto: un po' per mancanza di tempo, un po' perchè non volevo dire addio a questa saga che mi ha davvero colpita. Non posso che dirmi fiera della Clare e del lavoro che ha fatto in questi anni.
Erchomai. Sto arrivando. Sebastian, come preferisce essere chiamato Jonathan Morgestern, sta arrivando. Si sta preparando a lottare contro gli Shadowhunters per far sì che prevalga il lato oscuro di qualunque cosa, che i demoni comandino il mondo e che lui e la sorella salgano sul trono della terra di Edom, il più importante fra i regni demoniaci. Jonathan, o come dovrei chiamarlo, Sebastian, è una personalità complessa, ma piena d'amore verso la sorella, eppure viene da chiedersi: come può un essere così cattivo, provare amore per qualcuno? In realtà, più che amore la sua è una vera e propria ossessione. Il romanzo si apre con la presentazione di Emma e Jules, due dodicenni amici per la pelle. Non so per quale motivo, ma leggere le parti in cui si parlava di Emma e Jules sono state pesanti. Non mi piaceva il personaggio di Emma, e tantomeno Jules o tutti gli altri Blackthorn, l'unico che ho quasi amato è stato Mark, per quel poco che ho potuto leggere. Però, mi è piaciuta tantissimo una frase di quel primo capitolo:

"Tempraci nel fuoco, e diventiamo più forti. 
Pur soffrendo, sopravviviamo."


In realtà, tutto il libro è stato pieno di frasi ad effetto, frasi che mi facevano venire la pelle d'oca e frasi che mi facevano accapponare la pelle. Il cambiamento incredibile di Jace, il coraggio di Clary, il grande cuore di Simon. Simon. Ho sempre amato il suo personaggio, e per qualche istante ho avuto la sensazione di averlo perso: come se avessi perso davvero un amico. L'unica cosa che non ho apprezzato tantissimo è stato il modo in cui è finito tutto: no, non parlo dell'epilogo, ma di una cinquantina di pagine prima, e chi l'ha letto, capirà. Il libro sembrava statico per le prime 200 pagine, ma una volta arrivata alle 450, avevo una sottospecie di dipendenza. Non riuscivo a smettere di leggerlo, ed ho divorato le restanti 300 in pochissimo tempo. Non ho apprezzato la poca importanza data al lato umano di Sebastian: poteva essere sfruttato molto di più, in tutta la sua debolezza e vulnerabilità.
Nel complesso, non ci sono parole cattive per questo gran finale. L'ho aspettato tanto e quando, finalmente, ho avuto questo libro fra le mani fremevo dalla voglia di leggerlo. Adesso, ammetto di sentirmi un po' più sola, non dovendo più aspettare di capire cosa succederà a Clary, a Jace, a Simon e ad Isabelle, a Magnus ed Alec, ma questo viaggio è stato meraviglioso.




"Tutti noi siamo i frammenti di ciò che ricordiamo.
Racchiudiamo in noi le speranze e le paure di coloro che ci amano.
Finchè ci sono l'amore e il ricordo, non ci sono vere perdite."





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