Buongiorno a tutti! Come state? E soprattutto, come festeggerete questo Halloween? Ieri, per "festeggiare" appunto, sono andata con una mia amica a vedere Dracula Untold. Volevamo andarci oggi, ma poi abbiamo pensato di fare qualcosina in casa e quindi ci siamo andate ieri. Che dire, questo per me è il film rivelazione dell'anno: abbiamo già visto la regia di Gary Ross, regista di Hunger Games, quindi più o meno possiamo già immaginare come sarà Il canto della rivolta. Ma Gary Shore per me è una scoperta: il suo film d'esordio ha vinto contro tutti quelli che ho visto quest'anno, quindi, mi sento in dovere di parlarvene e di consigliarvelo!
"A volte il mondo non ha bisogno di un altro eroe,
ha bisogno di un mostro."
Ho scoperto l'uscita di questo film mentre ero al cinema e prima che iniziasse Colpa delle stelle, stavano trasmettendo trailer di film di prossima uscita. Ho apprezzato subito gli effetti speciali, evidentissimi e fatti in modo sublime. Così, con la stessa amica con cui ho visto Colpa delle stelle, ho deciso di vedere Dracula: il mio genere preferito, una bella compagnia e qualcosa da mangiare durante il film. Non mi aspettavo che mi piacesse così tanto: avevo aspettative altissime, e pensavo che avrebbe potuto deludermi, invece sì è rivelato all'altezza e anche molto di più di quanto mi aspettassi. Vlad, detto anche Lord Impalatore, per il suo modo di uccidere (impalando, appunto, le sue vittime, conficcandogli un palo nel petto e mettendolo nel terreno). Vlad è un guerriero validissimo, un principe degno del suo regno, ma soprattutto
un padre ed un marito esemplare: sempre pronto a difendere la sua famiglia, sua moglie e suo figlio. Quando i Turchi minacciano il suo regno, chiedendogli mille ragazzi da addestrare più un buon numero di monete d'argento, Vlad si offre volontario: argento e il principe della Transilvania, purchè i ragazzi restino nel loro paese. Il sultano turco rifiuta, obbligando Vlad ad offrire anche suo figlio. Ma, il Lord Impalatore riesce a non dare suo figlio ai turchi, scatenando però una guerra. Così, disperato, si reca su di una montagna in cerca dell'aiuto di una creatura mostruosa, un vampiro, confinato da secoli nell'oscurità delle sue rocce. Chiunque può entrare, ma nessuno è mai riuscito ad uscirne, tantomeno a recarvisi due volte. L'uomo, ormai ridotto a pelle ed ossa, diventato un mostro, gli offre il suo sangue, dicendogli di dover resistere alla stretta della fame per tre giorni: dopo tre giorni l'effetto sarebbe svanito ed avrebbe potuto tornare alla sua vita normale, e terrena.
"Bevi, Dracula"
Vlad, pur di salvare il suo popolo, beve il sangue del vampiro, guadagnandosi la forza di cento uomini, la velocità e un'intolleranza all'argento.
Non continuo a raccontarvi la trama, perchè penso che questo sia tutto ciò di cui avete bisogno, e spero che sia sufficiente a convincervi a vedere questo film: vi assicuro che ne vale assolutamente la pena. Quest'anno, non avevo ancora trovato un bel film, che mi piacesse e che non mi facesse alzare neanche un secondo dalla poltrona: ci credete che non sono neanche andata in bagno? Non potevo perdere neanche un secondo di questo film che mi ha letteralmente stregata. Vlad, detto poi Dracula, appunto, è un uomo forte, che pur di difendere la sua famiglia farebbe di tutto. L'amore sconfinato, incredibile e forte per Mirena, sua moglie, lo spinge a fare il gesto
estremo di trasformarsi in un vampiro, all'epoca un mostro: ci troviamo circa nel 1500. Il finale del film, presuppone un seguito, e ricercando su internet ho scoperto che molto probabilmente, il buon vecchio Gary Shore ci regalerà un secondo film. Gli attori sono validissimi, la loro interpretazione lascia trasparire ciò che hanno aggiunto ai personaggi, persino Ingras, figlio di Vlad, di soli quindici o quattordici anni, è stato interpretato meravigliosamente. Che dire? Questo film mi ha assolutamente colpita, ha risvegliato il lato romantico e misterioso di me e mi ha fatto passare un'ora e mezza di felicità sconfinata. Non posso che consigliarvelo, e sperare che vi piaccia quando è piaciuto a me.
"E adesso, diamo inizio ai giochi."