martedì 29 settembre 2015

Recensione: Il bacio della morte di Marta Palazzesi

Buon pomeriggio miei carissimi lettori! Come state? Devo seriamente trovare qualcosa di meglio da dirvi ogni volta che apro un post, oppure vi annoierete ed inizierete a non leggere neanche quelle quattro cosette che vi dico ogni volta. Oggi vi parlo della più grane delusione di questo 2015, Il bacio della morte di Marta Palazzesi!

Titolo: Il bacio della morte (La casa dei demoni #1)
Autore: Marta Palazzesi
Editore: Giunti Y
Pagine: 384
Prezzo: €5,90

TRAMA:

Quando hai diciotto anni, vivi nelle remote foreste della Romania e il tuo unico obiettivo è dare la caccia alle spietate creature che popolano il Mondo Sotterraneo, non puoi permetterti distrazioni. E questo Thea lo sa molto bene. Abile mezzo demone dotato del potere dei sogni, è una ragazza ribelle e irriverente. Ma quando riceve il pugnale con cui cacciare gli Azura, è più che determinata a impegnarsi fino in fondo negli allenamenti che la renderanno ufficialmente una Cacciatrice, mettendo da parte tutto il resto. Però non sempre le cose vanno come previsto e Thea si ritrova costretta non solo a combattere contro un nemico infido e crudele, ma anche a resistere al costante impulso di azzuffarsi col padre, dal quale ha ereditato i poteri da Incubo. Ma soprattutto deve cercare di contenere l’attrazione per il nuovo compagno di caccia, un affascinante mezzo Succubo dal passato oscuro. Inaspettate rivelazioni e inquietanti avvenimenti sconvolgeranno pericolosamente la vita di Thea, divisa tra il desiderio di seguire chi ama e compiere il proprio dovere.


LA MIA RECENSIONE:

Una mia amica, estasiata, mi ha gentilmente prestato questo romanzo. Quello che non le dirò, liberandomene, finalmente, domani, sarà che è stato uno dei romanzi più brutti che io abbia mai letto. Non solo perché i personaggi non avevano spessore, le ambientazioni erano inesistenti e la trama spudoratamente copiata, ma proprio perché questo romanzo è brutto. 
Ma, come al solito, partiamo dalla trama. La trama è un miscuglio dei primi tre libri di Vampire Academy, misto a qualcosina di Shadowhunters. "Ma come, che dici" mi chiederete, eppure posso dimostrarvelo. 
Thea ha diciotto anni (Rose ne ha diciassette, se non erro, mentre Clary quindici, ma okay, sorvoliamo sull'età, dopotutto abbiamo avuto tutti quindici, sedici, diciassette anni) e vive in Romania, in un Palazzo che funziona da scuola. Si sta preparando per i suoi due anni di allenamento dopo il diploma. Vi suona familiare? Ebbene sì, perché anche la serie di Vampire Academy  è ambientata in una scuola, appunto, l'Accademia dei Vampiri, però in Russia. Thea è una mezzo-demone. E' infatti nata dall'unione di un demone (suo padre, con il quale non ha rapporti, o meglio, dice di non averne) e sua madre (mezza matta). Nella sua scuola, chiamata La casa dei demoni (L'accademia dei vampiri), vivono demoni e mezzi-demoni, che combattono contro gli Azura, ovvero dei demoni cattivi che hanno come unico tratto distintivo le unghie molto lunghe. 
In Vampire Academy abbiamo i Moroi, cioè i vampiri buoni, e gli Strigoi, cioè i vampiri cattivi, completamente identici a quelli buoni se non per alcuni tratti distintivi, e i dhampir, mezzi vampiri e mezzi umani. 
Se il parallelismo con VA non vi sembra azzeccato, passiamo a quello con Shadowhunters: gli Shadowhunters sono dei mezzi-angeli, che servono gli angeli e combattono i demoni. Inutile specificare che in entrambe le serie (VA e SH) i combattenti sono accoppiati, e inutile specificare che ovviamente anche ne Il bacio della morte sono in coppia.
Thea vuole a tutti i costi essere accoppiata con la sua migliore amica, un altro personaggio insulso come lei, ma casualmente (e sottolineo, casualmente) viene messa in coppia con Damien, una sorta di Christian Gray remodernizzato e messo in un mondo parallelo. 
I personaggi creati dalla Palazzesi sono stupidi, maleducati, ignoranti, poco profondi e decisamente senza spessore. Sono personaggi dei quali ci si dimentica in un secondo, e che si odia in anche meno. L'unica caratterizzazione che l'autrice è stata in grado di dare a questi poveri esseri è stata quella visiva (vi ho allegato apposta le due immagini, una di Zoey Deutch, che sarebbe la nostra Thea e una di Douglas Booth (oh, povero Douglas.. a chi hanno osato dare il tuo volto?) che sarebbe Alex, che a sua volta è la copia di Adrian di VA). 
L'autrice ha uno stile ripetitivo, ma nonostante tutto si legge facilmente, quindi aveva tutte le capacità stilisticamente di scrivere un buon romanzo. Di compensare alla sua mancanza completa di originalità. Ma, anziché eliminare le parti scopiazzate, ha deciso di continuare ad inserirne di nuovo, rendendo questo libro degno di un corso di taglio e cucito. 
Se non avete letto entrambi i libri e non volete spoiler, non leggete il grassetto.
Alex ha il potere di resuscitare i morti, proprio come Lissa. Damien è palesemente attratto da Thea, glielo dice apertamente, ma fa di tutto per allontanarla da lui. Thea, a differenza di Rose, non è solamente avventata e stupida, ma è soprattutto maleducata. Ogni motivo è buono per minacciare qualcuno di prenderlo a pugni, o per pensare di farlo. Cos'ha di sbagliato questa ragazza?
Sono davvero, davvero delusa. Più cerco di dare possibilità all'Italia, più mi rendo conto che purtroppo, nella maggior parte dei casi, a noi italiani riesce solamente copiare. Copiamo, e siamo anche bravi nel farlo, ma lo facciamo spudoratamente e con la convinzione che nessuno se ne accorgerà mai. Questo libro potrebbe essere tranquillamente denunciato, tanto è uguale alla storia pubblicata dalla Mead. Avrei dato volentieri zero stelle a questo romanzo, ma alzo il mio punteggio ad uno solamente perché Douglas Booth mi sta fissando in tutta la sua magnificenza dalla foto che vi ho allegato. 

IL MIO VOTO:

1 commento:

  1. E questo è addirittura il volume più accettabile! I seguiti sono una noia mortale, bah!

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