giovedì 10 settembre 2015

Recensione: Il Grinch di Dr. Seuss

Buon pomeriggio, miei cari lettori! Come state? Ieri, dopo aver buttato giù quella sorta di main TBR autunnale, mi è venuta una voglia pazzesca di immergermi per qualche secondo in quelle atmosfere rosse e arancioni che tanto adoro. Per cui, ho deciso di leggere Il grinch, del quale non ricordavo assolutamente nulla, e di cui avevo visto sempre e solo il film!

Titolo: How the grinch stole Christmas
Autore: Dr. Seuss
Pagine: 69
Pubblicazione: 24 Novembre 1957

TRAMA:
The Grinch is a bitter, grouchy, cave-dwelling green monster with a heart "two sizes too small" who lives on snowy Mount Crumpit, a steep high mountain just north of Whoville, home of the merry and warm-hearted Whos. His only companion is his unloved, but loyal dog, Max. From his cave, the Grinch can hear the noisy Christmas festivities that take place in Whoville. Annoyed, he decides to stop Christmas from coming by stealing their presents, trees, and food for their Christmas feast. He crudely disguises himself as Santa Claus, and forces Max, disguised as a reindeer, to drag a sleigh to Whoville. Once there, the Grinch slides down the chimney and steals all of the Whos' Christmas presents, the Christmas tree, and the log for their fire. He is briefly interrupted in his burglary by Cindy Lou, a little Who girl, but concocts a crafty lie to effect his escape from her home.









LA MIA RECENSIONE:

Okay, okay. Lo so cosa state pensando: che bambinona! Ebbene sì, lo ammetto. A diciassette anni inoltrati ho deciso di mettermi a leggere il Grinch, a settembre, in un pomeriggio di sole. In mia discolpa posso solamente dire che dopo la mia lettura, il tempo si è annuvolato ed ha iniziato a piovere. E' tutto ciò che può salvarmi dal vostro severo giudizio. 
In realtà, miei cari lettori, devo ammettere che in molti hanno proprio ragione: ci sono letture che non hanno età. E' un po' come Harry Potter, insomma, lo si può leggere a dodici anni come a cinquanta, la magia, seppur differente da persona a persona, è sempre presente. E lo stesso è accaduto con il Grinch, con le sue illustrazioni divertenti ed il suo modo di esasperare la gioia del Natale. 
Il Grinch narra appunto di quest'esserino, che sappiamo essere verde grazie alla trasposizione cinematografica, che odia il Natale. Il Natale per lui è uno strazio, forse perchè indossa delle scarpette troppo piccole, forse perchè il suo cuore è due taglie più piccolo del normale.
Insomma, per un motivo o per l'altro, il Grinch odia il Natale e la gioia che esso porta con sé, ed è deciso a far passare a tutti un Natale da incubo. 
Come ben sappiamo, qualcosa succederà, e lui stesso sarà costretto a ricredersi.
Sono sicura che farò leggere questo libricino (magari, però, in italiano!) alle mie sorelline, perché so quanto sia importante e potente la parola, e quanto possa segnare in noi poveri esseri umani. Questo libro è un libro per bambini, ma la sua morale è chiara fin dalle prime pagine e a qualunque età: non servono fronzoli, non servono regali, non servono soldi infiniti per essere felici. Tutti possiamo godere della gioia del Natale, di un abbraccio, di un regalo fatto col cuore in qualunque giorno dell'anno, pur non avendo null'altro. 

IL MIO VOTO:



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