giovedì 20 novembre 2014

Recensione: The selection di Kiera Cass

Buon pomeriggio lettori! Come state? Oggi è stata una giornata davvero leggera a scuola, ed ora non ho proprio voglia di mettermi a studiare. Fortunatamente, però, mancano solo 37 giorni a Natale! Il countdown è d'obbligo tutti gli anni ormai. Oggi vi parlo di un libro che ho ricevuto in prestito da una mia compagna di classe. Il libro in questione è The selection di Kiera Cass!


 
Titolo: The Selection (The selection #1)
Autore: Kiera Cass
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 297
Prezzo: €17,90 
Data di pubblicatione: 13 marzo 2013


TRAMA: In un futuro lontano, in un Paese devastato dalla guerra e dalla fame, l’erede al trono seleziona la propria moglie grazie a un reality show spettacolare. Per molte ragazze la Selezione è l’occasione di una vita. L’opportunità di sfuggire a un destino di miseria e sognare un futuro migliore. Un futuro di feste, gioielli e abiti scintillanti. Ma per America è un incubo. A sedici anni, l’ultima cosa che vorrebbe è lasciare la casa in cui è cresciuta per essere rinchiusa in un Palazzo che non conosce. Perdendo così l’unica persona che abbia mai amato, il coraggioso e irrequieto Aspen. Poi però America conosce il Principe Maxon e le cose si complicano. Perché Maxon è affascinante, dolce e premuroso. E può regalarle un’esistenza che lei non ha mai nemmeno osato immaginare.



LA MIA RECENSIONE:

America Singer ha diciotto anni, una relazione clandestina con un ragazzo di una casta inferiore alla sua e pochissima voglia di partecipare alla Selezione, una sottospecie di reality show i cui Maxon, il principe ereditario, sceglierà la sua futura moglie.
Parto dal presupposto che questo libro è etichettato come distopico, ma di distopico ha ben poco. In realtà, ci troviamo semplicemente nel futuro, e quella che vediamo è una monarchia, piuttosto che una distopia. Non ci sono i soliti elementi della distopia, ci troviamo semplicemente nel futuro, dopo la quarta guerra mondiale. Dopo aver precisato questo punto, ci tengo a dire che la scrittura della Cass nonostante tutto è scorrevole, fresca, ma purtroppo spesso troppo improbabile. Le descrizioni sono abbozzate, i personaggi non ci sono chiari, capiamo solo le emozioni di America, la protagonista, che spesso è troppo logorroica e si fa troppe domande. America è una finta forte. Insomma, sembra non avere dignità propria (tanto che si iscrive alla Selezione perchè glielo chiedono il fidanzato e la madre, nonostante lei non volesse parteciparvi), sembra fingere atti di spavalderia improvvisa e sembra tutt'altro che la paladina delle caste inferiori, come lei stessa si chiama. Ad America interessa solo il cibo, che per i Cinque come lei manca. Ecco che iniziano le somiglianze con Hunger Games: Panem è divisa in distretti, Illéa è divisa in caste sociali, che vanno dall'Uno, ovvero i nobili, i reali, all'Otto, ovvero i senzatetto. 

Altre somiglianze con Hunger Games ci sono nel momento in cui le ragazze arrivano, e vengono accolte da una troupe di esperti che le fanno diventare d'un tratto molto più belle di prima. Maxon, il principe ereditario, è un ragazzo dolce, buono, ma quasi sempre risulta troppo stupido. Non viene mai preso in considerazione, ma prende tutto ciò che America dice come legge. Nonostante America gli dica che non vuole averlo come sposo, lui continua a nutrire sentimenti per lei. La sua figura, così bonacciona, ci fa pensare ai reali di The Selection come a tanti stupidi. Aspen, il ragazzo di America, ci viene presentato come un poveraccio che non può dare nulla alla sua fidanzata. 
Troppo spesso, mentre leggevo, ho trovato le frasi stupide, prive di senso e di logica, mi sono chiesta più volte perchè nonostante lo stile sia veloce, la Cass non abbia fatto un po' più d'attenzione. La trama prometteva bene, poteva essere sviluppata in un modo nuovo, e sicuramente distopico, come quel che promette di essere. The Selection è un libro leggero, a tratti troppo improbabile (lo ripeto più volte perchè è la cosa che mi ha lasciata più allibita!), che mi ha portato via poco tempo e che nonostante tutto mi ha fatto passare delle ore in tranquillità.

LA MIA VALUTAZIONE:


E voi? Che ne pensate? Vi è piaciuto oppure no?

2 commenti:

  1. Hahahaggaha una finta forte mi piace. ... si il primo è un po traballante ... a ne è piaciuto molto il secondo ma il terzo mi ha lasciato molto delusa... maxon è l jnico elemento attivo se si puo dire cosi.... cmmqq natale sta arrivando evvai!

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    1. Peccato davvero perchè la storia prometteva bene! Penso proprio che continuerò per vedere se il secondo è uguale al primo! :D

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