martedì 25 agosto 2015

Tag: I diritti del lettore!

Miei cari lettori! Come state? L'estate sta scivolando via, il tempo continua a volare e mi sento già disperata solo al pensiero della scuola imminente. E voi? Avete ripreso il lavoro? Pronti all'inizio della scuola? Oggi vi propongo un tag carinissimo che ho trovato spulciando alcuni blog. Pronti? Iniziamo!



1. Il diritto di non leggere: un libro che non avete nessuna intenzione di leggere, né ora né mai.

Per questo diritto penso che un libro che possa andare bene è I miserabili di Victor Hugo: un tomone completamente fuori dal mio genere. In più, chi mi legge da un po' di tempo sa quanto non mi piacciano i classici e quanto sia difficile per me leggerli, anche se Il ritratto di Dorian Gray mi ha aperto mille strade!

2. Il diritto di saltare le pagine: un libro che avete letto saltando le pagine, interi capitoli o magari soltanto lunghe descrizioni.

Purtroppo questa è una cosa che mi capita spesso: descrizioni lunghe e noiose che farebbero rivoltare Manzoni nella tomba, personaggi stupidi e petulanti e capitoli inutili messi lì solo per allungare il brodo. Sicuramente mi è capitato spesso, ma non ho mai saltato tante pagine quante ne ho saltate nel caso di Cercando Alaska di John Green e di Witch & Wizard di James Patterson, ai quali arrivata a metà ho dovuto saltare interi capitoli e passare direttamente a quello finale, solo perché mi rifiutavo di credere di aver perso così tanto tempo ed energie dietro a due libri come quelli!

3. Il diritto di non finire un libro: un libro che avete lasciato a metà.

Per questa categoria ci sono più libri che potrebbero andar bene, dato che spesso, se capisco di non essere dell'umore adatto a continuare il libro che sto leggendo, lo lascio da parte e aspetto che mi torni la voglia di rileggerlo. Mi è successo con Hyperversum di Cecilia Randall, e poi con Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen. Non mi è mai successo di lasciare un libro a metà e poi non riprenderlo, ma questi due non li ho ancora ripresi, quindi.. credo possano rientrare momentaneamente in questa categoria!

4. Il diritto di rileggere: il libro che avete riletto più spesso.

Sicuramente Harry Potter e la pietra filosofale. L'ho riletto circa quattro volte, ed ho intenzione di riprenderlo nuovamente in lingua. Adoro Harry Potter, la sua storia e il suo sviluppo, e nonostante il mio preferito sia il terzo, nel primo volume di questa serie c'è una magia speciale e particolare che si sviluppa anche negli altri volumi, ma è accentuata in questo!

5. Il diritto di leggere qualunque cosa: un libro per bambini che avete letto da adulti oppure un libro per adulti che avete letto da bambini. 

Premettendo che adoro leggere di qualunque genere, e per qualunque età, mi è capitato a maggio di dover riprendere in mano un volume di Geronimo Stilton per la mia classe. Inutile dirvi che mi sono sentita incredibilmente felice a rileggere delle avventure del mio topo, anzi tipo, preferito, e che non ho esitato a coinvolgere anche la mia sorellina.
La mia passione per la lettura è nata proprio da bambina, e con un libro decisamente non adatto alla mia età: quando avevo al massimo otto anni, per aiutarmi a migliorare la lettura, mia zia mi faceva leggere Il codice Da Vinci. Grazie zia per avermi fatto conoscere il mondo dei libri, ma avresti potuto farmi leggere qualcosa di più leggero!

6. Il diritto al bovarismo: un libro che vi ha fatto desiderare di essere tra le sue pagine per vivere la vita dei suoi protagonisti.

Nonostante tutto quello che effettivamente gli è successo, vorrei a tutti i costi la vita di Clary della serie di Shadowhunters. So cosa starete pensando: "Ma sei matta? Ha affrontato non una, ma due guerre!" Eppure, qualcosa in quello stile di vita mi attrae: l'adrenalina, l'incertezza e l'insicurezza. E poi, mi piacerebbe vivere nei panni di Gia Montgomery di The Fill-In Boyfriend.. solo per il suo Finto Bradley!

7. Il diritto di leggere ovunque: il posto più strano in cui l'avete fatto. Ehm, cioè.. in cui avete letto!

Premetto di non aver mai letto in posti estremamente strani, ma credo che il posto più strambo in cui l'abbia fatto sia stato in fila alle casse mentre facevo la spesa!

8. Il diritto di spizzicare: il libro che spizzicate più spesso, perché ne sentite la mancanza.

Sicuramente Scrivimi ancora di Cecelia Ahern e Sette minuti dopo la mezzanotte di Patrick Ness, entrambi miei libri preferiti, che rileggerei all'infinito. 

9. Il diritto di leggere ad alta voce: un libro che almeno una volta avete provato a leggere ad alta voce.

Intorno alla quinta elementare/prima media, i produttori del programma televisivo Amici hanno iniziato a scrivere dei libri, e io da grande appassionata li acquistai. Ricordo che il secondo volume (quello blu, del quale però purtroppo non ricordo il nome), mi ha portato via più di un'intera estate: proprio non riuscivo a leggerlo. Per questo, per riuscirci, ricordo di averlo letto interamente ad alta voce, a volte creando una sorta di melodia, come una canzone. Non ricordo assolutamente nulla di quel libro, ma sono fiera di me stessa per averlo terminato!

10. Il diritto di tacere: un libro che ti ha sconvolto così tanto (in senso positivo o negativo) da non volerne parlare con nessuno.

Nonostante spesso i libri mi sconvolgano, sia in positivo che in negativo, proprio non riesco a restare zitta: devo per forza condividere il mio pensiero! Che sia su Goodreads, qui sul blog, su un pezzetto di carta, devo scrivere ciò che penso. Ma, i miei due libri preferiti (Scrivimi ancora e Sette minuti dopo la mezzanotte) mi hanno tenuta silente per qualche ora, lo ammetto!


Il tag è finito, e io vi auguro una buona serata!




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