lunedì 8 settembre 2014

Recensione: The Giver - Il donatore, Lois Lowry

Ciao a tutti!
Sono ancora qui, a farvi compagnia (a darvi fastidio) in questo noioso lunedì di settembre. A breve inizierà la scuola, quindi cerco di leggere un po' di più, per quanto mi è possibile, e di divertirmi un po'.
Questa sera andrò a vedere Colpa delle stelle al cinema, voi l'avete visto? Che ne pensate? Premetto che il libro non mi ha per niente entusiasmata, proprio come Cercando Alaska.
Detto questo, passiamo alla recensione del libro di oggi, The giver!



The giver, Lois Lowry

Titolo: The Giver, il donatore
Autore: Lois Lowry
Prezzo: €9,90

Trama: Jonas ha dodici anni e vive in un mondo perfetto. Nella sua Comunità non esistono più guerre, differenze sociali o sofferenze. Tutto quello che può causare dolore o disturbo è stato abolito, compresi gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori. Le regole da rispettare sono ferree ma tutti i membri della Comunità si adeguano al modello di controllo governativo che non lascia spazio a scelte o profondità emotive, ma neppure a incertezze o rischi. Ogni unità familiare è formata da un uomo e una donna a cui vengono assegnati un figlio maschio e una femmina. Ogni membro della Comunità svolge la professione che gli viene affidata dal Consiglio degli Anziani nella Cerimonia annuale di dicembre. E per Jonas quel momento sta arrivando...




Inizio col dire che da questo libro mi aspettavo tanto, forse troppo, e questo di certo non ha giocato a suo favore. Me ne hanno parlato benissimo, e quando ho visto il numero di pagine (poco più di 130 per il mio ebook), mi sono chiesta come si sviluppasse la storia. Mi aspettavo colpi di scena, intrighi, rifiuti e soprattutto ribellione. Ma la storia tace per le prime cento pagine, ed arriva ad una svolta solo superata la centodecima.
Jonas è un ragazzino speciale, per così dire, con qualità quali coraggio, umiltà e voglia di fare. Questa figura importantissima, il Donatore, entra a far parte della storia dopo che Jonas è stato scelto per essere il nuovo accoglitore. 
La storia mi ha appassionata, sempre per così dire, solo nelle ultime venti pagine, in quanto è lì che si entra nel vivo della storia. Ma anche lì le descrizioni diventano persino troppo lunghe e noiose.
Non saprei, questo libro non mi è piaciuto affatto, e l'unico colpo di scena è stato scoprire che Rosemary era la figlia del donatore.




E voi? Avete letto questo libro? Che ne pensate?
Un abbraccio,


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