giovedì 3 marzo 2016

Segnalazione: Beethoven's Silence - Io sono Irina e sono Elise

Buon pomeriggio a tutti, miei carissimi lettori! Come state? Oggi carrellata di post per me, che sto cercando di organizzare tutto al meglio mentre aspetto che i biscotti siano pronti ad essere infornati (avete presente quella noiosissima ora da aspettare dopo aver preparato la pasta frolla? Esattamente). Riesco finalmente a prendermi una pausa dallo studio, che si sta portando via ogni pezzetto della mia energia. Oggi una segnalazione che mi sta particolarmente a cuore: un libro segnato dalla musica. 

Titolo: Beethoven's Silence: Io sono Irina e sono Elise
Autore: Sonia Paolini
Editore: Lettere Animate Editore
Pagine: 362
Prezzo: €1,99 (ebook)


TRAMA:

Due colleghi psicologi e amici di lunga data ideano un progetto che vede protagonisti due loro pazienti, diversi in tutto ma uniti dalla profonda sofferenza che li ha segnati e inaspettatamente dalla musica classica. Il desiderio della giovane Irina, martire di violenze e abusi, di vivere l’esistenza di una comune adolescente si fonderà con la speranza di Philippe di superare il rimorso di aver permesso che la moglie e il figlio, vittime della sua effimera esistenza, morissero. Faranno da cornice ai loro desideri e speranze l’energia della dottoressa Jean La Mot, che considera il suo operato una missione, la determinazione e il coraggio di Etienne, deciso a percorrere la lunga strada che dista dal proprio cuore a quello della ragazza che ama e l’ossessione di Pierre Danton, un efferato criminale, di riavere accanto a sé la sua donna. Ogni parte del progetto è studiata nei minimi dettagli, niente andrà storto o forse niente andrà per il verso giusto…


BIOGRAFIA AUTORE:

Sonia Paolini è nata e vive in provincia di Roma insieme ai tre figli e al marito. Lavora in un’azienda di Roma e nel tempo libero si diletta nella scrittura. A dicembre 2012 ha pubblicato un romanzo in versione e-book (Sinnerman, casa editrice Drops Edizioni), nel 2013 ha pubblicato due racconti in versione cartacea (Nothing Else Matters, casa editrice Montegrappa, raccolta Mon Amour!, Sanctae Foedus Amicitiae, casa editrice Montegrappa, raccolta Mes Amis!) arrivati finalisti a due concorsi letterari indetti dalla casa editrice. Beethoven’s Silence ‘… io sono Irina e sono Elise…’, è il suo nuovo romanzo pubblicato a gennaio 2016 dalla casa editrice Lettere Animate.



Già curiosi, eh? Come potete ben immaginare, ho continuato a mettere in croce la nostra Sonia, ottenendo un piccolo estratto per voi, e qualche risposta per me. Dopo aver letto la trama ed essere rimasta colpita dall'amore per la musica classica provata dai personaggi del romanzo, non potevo non fare due domandine all'autrice.

Leggendo la trama del tuo libro, ho scoperto che i due pazienti sono accomunati dalla passione per la musica classica. E' anche una tua passione?
Si prospetta una storia ricca di tensione e molto carica di emozioni: quanto di te c'è in questo libro? Ci sono dei punti in cui la linea della finzione si intreccia a quella della realtà?


La musica, specialmente quella classica, ha costantemente accompagnato le mie creazioni. Riesce a suscitare emozioni intense e profonde. Mi permette di entrare a contatto con i miei mondi immaginari e di descriverli. Per Beethoven’s Silence la musica classica non è stata solo uno strumento personale per favorire la scrittura, ma è divenuta parte integrante dell’opera stessa. Nelle storie che scrivo mi piace mettere a confronto realtà diverse, opposte,  al fine di indurre il lettore ad accorgersi di quanto invece siano simili. Il criminale e il samaritano, la prostituta e la suora. Sono tutti persone, tutti esseri umani, quindi  imperfetti, quindi capaci di amare e odiare, di essere buoni e cattivi. In Beethoven’s Silence il confronto avviene tra una giovane ragazza, immigrata e orfana, un’emarginata della società, e un direttore d’orchestra, un uomo colto e benestante. I loro mondi sembrano diversi, inavvicinabili, eppure le loro storie, le loro sofferenze li rendono simili. Di me in questo libro non c’è quasi nulla, c’è solo questa mia convinzione che vorrei fosse la consapevolezza di tutti. Non bisogna sempre condannare il colpevole e assolvere la vittima, in fondo la vittima non è meno colpevole e il colpevole non è meno vittima. Di reale nel romanzo c’è un tema purtroppo molto attuale, la violenza perpetrata ai danni delle donne. È lo spunto della vicenda, sebbene ci siano anche altre tristi verità, come l’egoismo e la sete di successo che inducono le persone a commettere terribili errori, e, come spesso accade, si accorgono dei propri sbagli quando è oramai troppo tardi.


ESTRATTO:

“Cosa dovrei dirle secondo lei? Dovrei dirle di voltare pagina, di ricominciare, lasciandosi tutto alle spalle, di fare finta di non essere stata violentata a soli nove anni da tre depravati, di non aver perso entrambi i genitori, di non essere stata nuovamente violentata poco tempo fa, di non aver subito abusi per quasi due anni da un uomo adulto, oltretutto un criminale, dovrei dirle di dimenticare che la persona che amava è morta, di non pensare che a breve avrà un figlio, ma senza un compagno che le stia vicino e a solo poco più di diciassette anni? Quelli di Irina non sono avvenimenti che si può consigliare di dimenticare. Non so cosa fare, osservo la sua tristezza e non faccio che comprenderla, non faccio che capire il suo odio, non faccio che riconoscere il rifiuto di vivere come unica conseguenza.”


Miei carissimi lettori, vi lascio con questa chicca italianissima e recentissima. Fatemi sapere cosa ne pensate! 
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